' I pasticci di Ale Titti

venerdì 27 novembre 2015

Maccheroni senza uova al sugo di pomodoro e basilico





Eheheh.... strano vedere un piatto di tagliatelle e leggere nel titolo maccheroni..... 

In dialetto marchigiano, le classiche tagliatelle si chiamavano maccheroni...anzi per dirla tutta, nel dialetto stretto della zona a nord delle Marche, si chiamavano i macaron,.. "ogg ho magnat un piatt de macaron sal sug"..... oggi ho mangiato un piatto di maccheroni con il sugo!

Quelle che vi propongo sono delle tagliatelle diverse dal solito, una volta quando non si avevano a disposizione le uova per fare un impasto, utilizzavano solo acqua e farina.
Oggi si fanno con molta meno frequenza, ma sarebbe un peccato perdere questi bei piatti della tradizione contadina marchigiana.

I maccheroni senza uova, è un piatto tipico di Belforte all'Isauro, un paese situato nella valle del Fiume Foglia in provincia di Pesaro Urbino.
La ricetta è di semplice esecuzione, l'impasto si stende con il mattarello, ma per chi non ha dimestichezza, può stenderla con la nonna papera.


lunedì 9 novembre 2015

Mini baguette tuttabiga







Mi è piaciuta talmente tanto la ricetta delle ciabatte tuttabiga che ho pensato di provare a farci anche le baguette... non quelle classiche, ma piccole baguette da utilizzare come panini.

Mi sono ispirata alla ricetta del grande Maestro Piergiorgio Giorilli, facendo però un impasto tutta biga.

Vi sarete accorti ormai che prediligo l'uso dei preimpasti (biga e poolish), mi piace molto il gusto, il profumo e la digeribilità che conferiscono al prodotto finale.



Dose per 10-11 mini baguette

martedì 3 novembre 2015

Tartellette con crema e frutta






La domenica a casa dei miei genitori, si era soliti finire il pranzo con il dessert, che in genere erano le "pastarelle romane" e anche ora nonostante sia cresciutella......si continuano queste belle e sane abitudini, perchè è sempre piacevole terminare il pasto con qualcosa di dolce.

Oggi vi propongo un dessert semplice, ottimo come fine pasto ma anche per una dolce pausa in qualunque momento della giornata, le tartellette di pasta frolla con crema pasticcera aromatizzata al limone e frutta.


lunedì 5 ottobre 2015

Cresc'tajat al ragù di salsiccia e fagioli





Ricetta tipica marchigiana, nello specifico della zona di Pesaro e Urbino, le cresc'tajat (da crescia tagliata), è un piatto povero della tradizione contadina.

Un tempo veniva fatto con la polenta avanzata, farina di frumento e acqua tiepida, stesa con il mattarello formando un disco tondo (crescia) e tagliata a quadrotti irregolari.

Nel tempo la ricetta è stata rivisitata e non si utilizza più la polenta avanzata ma si fa un impasto con farina di mais e farina di grano.

lunedì 28 settembre 2015

Schiacciata con l'uva






In questo periodo di inizio autunno, il frutto che la fa da padrone è l'uva, nelle sue molteplici sfaccettature.
Questa è una ricetta  tipica toscana, diffusa sopratutto a Firenze e a Prato ma anche in altre zone dell'entroterra toscano.

E' la schiacciata con l'uva, anche se tradizionalmente veniva chiamato pan con l'uva, un dolce tipico che si preparava durante il periodo della vendemmia, considerato di origini povere proprio per la semplicità degli ingredienti, pasta del pane, olio di oliva, zucchero e uva nera.

Per quest'ultimo ingrediente la tradizione vuole che si debba usare la canaiola, varietà di uva dai chicchi piccoli e dal carattere molto dolce, che dona alla focaccia una notevole morbidezza, anche se è un vitigno che sta lentamente scomparendo.


N.B. vietato togliere i semini dai chicchi....come da tradizione!

E' di semplice esecuzione ed ha un sapore davvero molto particolare, va gustata rigorosamente fredda per dar modo allo zucchero di fondersi con il fruttosio dell'uva per conferire alla schiacciata  il sapore inconfondibile. 

venerdì 25 settembre 2015

Ciambelle col mosto e semi di anice





Settembre, inizio dell'autunno e tempo di vendemmia... Forse uno dei lavori più belli e divertenti in agricoltura.
Soprattutto nelle medie e piccole aziende dove si fà ancora la raccolta a mano, ci si ritrova in tanti lungo i filari della vigna , dai più piccoli ai più anziani esperti dei lavori del vigneto.

C'è da lavorare sodo, ma tra uno scherzo e una battuta il tempo scorre piacevolmente, 
è sempre una gran festa vendemmiare!

Passando in cantina dove le uve vengono pigiate e torchiate si ha l'occasione per procurarsi un po di mosto e per chi non ha la possibilità di reperirlo può farselo in casa spremendo i chicchi di uva (uva da vino e non da tavola), con un passaverdure.

Nelle Marche in questo periodo usa preparare i "dolcetti della vendemmia" e oltre alle ciambelle col mosto, si preparano anche i filoni di pane arricchiti con i semini di anice, un pane che si può mangiare appena sfornato oppure ottimo tagliato a fette e tostato nel forno.

Oggi vi propongo la ricetta delle ciambelle....... non vi dico che profumo inebriante di mosto e anice,che ho in cucina!!!!!

Nota importante:  il mosto va usato prima che si inneschi il processo di fermentazione.
Per conservare il mosto più a lungo, porzionatelo e mettetelo nel congelatore per evitare l'avvio della fermentazione.

venerdì 11 settembre 2015

Schiaccia Briaca










Tempo fa  la mia amica Monica mi fece assaggiare la Schiaccia Briaca, mi piacque molto e ho voluto provare a farla in casa.

E' un dolce tipico della tradizione pasticciera dell'Isola d'Elba, senza lievito e senza uova, molto profumata e arricchita con la frutta secca.

Una sorta di focaccia dolce povera, che un tempo i marinai si portavano a bordo perchè molto sostanziosa e per la sua lunga conservabilità.
Si presenta con il tipico colore rossastro per l'aggiunta del liquore Alchermes.

La tradizione vuole che si debba impastare con il vino Aleatico dell'Elba, ma io non avendolo a disposizione ho usato il passito.