Il pandoro è il tipico dolce veronese, conosciuto in tutto il mondo, il suo nome deriva dal "pan de oro", fu creato a fine ottocento e veniva servito sulle tavole dei ricchi veneziani.
Il pandoro insieme al panettone è uno dei dolci più tipici in Italia del periodo natalizio.
Il nome pandoro descrive perfettamente il colore della pasta, il giallo oro, conferitogli dalle uova. Leggero e soffice come una pasta brioche, ha un sapore delicato e un buon profumo di vaniglia.
Ha una lavorazione abbastanza lunga ed elaborata, è noto che i grandi lievitati come il pandoro sono degli impasti abbastanza impegnativi ma con una buona dose di tempo e pazienza, ognuno di noi, seguendo passo passo la ricetta, può riuscire a realizzarlo.
La ricetta che vi propongo è la classica ricetta del Maestro Rolando Morandin.
In questo caso ho giocato un pochino con i colori cercando di creare una variegatura nell'impasto.
Con la stessa tecnica ho realizzato anche il panettone variegato alla gianduia nera, con amarene, cioccolato bianco e fondente che potete trovare cliccando qui
Con la stessa tecnica ho realizzato anche il panettone variegato alla gianduia nera, con amarene, cioccolato bianco e fondente che potete trovare cliccando qui
Come prima cosa assicuriamoci di avere il lievito madre bene in forza.
Chi volesse realizzarla con il li.co.li. sostituite il lms con 145g di licoli, togliendo 36g di acqua dal totale dell'acqua
Il procedimento rimane invariato.
Chi volesse realizzarla con il li.co.li. sostituite il lms con 145g di licoli, togliendo 36g di acqua dal totale dell'acqua
Il procedimento rimane invariato.
Dose per 1 pandoro da 1 kg
Ingredienti primo impasto
217g farina forte W380/400
95g zucchero
54g acqua
136g tuorli
109g lievito madre
33g acqua
109g burro
Procedimento primo impasto
Versare nella ciotola dell'impastatrice l'acqua, lo zucchero e 3/4 dei tuorli e far andare per pochi minuti, poi aggiungere il lievito madre spezzettato e la farina.
Questo è un passaggio fondamentale, l'impasto dovrà incordare molto bene, per capire se l'impasto è incordato, eseguire la prova del velo, quindi proseguire col mettere il resto dei tuorli, l'acqua rimanente e per ultimo il burro.
E' molto importante mantenere sempre l'incordatura e non surriscaldare troppo l'impasto, se si dovesse scaldare troppo, toglierlo dalla ciotola, porlo su un piano di lavoro e allargarlo, farlo raffreddare e riprendere poi a impastare.
E' molto importante mantenere sempre l'incordatura e non surriscaldare troppo l'impasto, se si dovesse scaldare troppo, toglierlo dalla ciotola, porlo su un piano di lavoro e allargarlo, farlo raffreddare e riprendere poi a impastare.
L'impasto dovrà terminare ad una temperatura di 26° circa.
Mettere l'impasto in una ciotola possibilmente graduata perchè dovrà triplicare. e ponetelo a lievitare ad una temperatura di 26°-27°.
Mettere l'impasto in una ciotola possibilmente graduata perchè dovrà triplicare. e ponetelo a lievitare ad una temperatura di 26°-27°.
Nel frattempo preparate la crema pasticcera, guardate qui per le dosi ,conservatela in frigo fino al momento di usarla, Da questa dose prelevatene 54g che serviranno per la ricetta.
Preparate anche l'emulsione, che conserverete in un posto fresco a TA
Emulsione
92g burro morbido
16g burro di cacao (o in alternativa cioccolato bianco di buona qualità)
27g tuorli
22g miele
22g pasta arancio
22g zucchero
7g sale
1 bacca di vaniglia (semini)
Fate sciogliere il burro di cacao al microonde o in alternativa a bagnomaria. Aggiungete il miele, lo zucchero, il burro morbido ed amalgamate, quando il composto non sarà più caldo incorporate i tuorli, i semi di vaniglia, la pasta arancio ed il sale.
Ingredienti secondo impasto
tutto il primo impasto
136g farina forte W380/400
54g crema pasticcera
emulsione preparata precedentemente
18g cacao amaro setacciato
Procedimento secondo impasto
Versate il primo impasto triplicato nella ciotola dell'impastatrice, aggiungete la farina e impastate, quando l'impasto sarà ben incordato iniziate aggiungendo la crema pasticcera facendola ben assorbire. A questo punto inserite gradualmente l'emulsione, assicurandosi di tenere la massa sempre ben incordata. eseguire sempre la prova del velo.
L'impasto dovrà terminare ad una temperatura ideale di 26°circa.
L'impasto dovrà terminare ad una temperatura ideale di 26°circa.
Ora potete scegliere tra 2 opzioni, proseguire con il pandoro classico o sbizzarrirsi creando una sorta di variegatura come ho fatto io.
Procedimento per il pandoro classico:
dopo aver fatto riposare (puntare) l'impasto per 30 minuti su un piano di lavoro precedentemente imburrato, fate la pirlatura e ponete il panetto nello stampo.
N.B. Per la pirlatura potete guardare qui, è del panettone basso ma la tecnica è la stessa, è la tecnica del Maestro Morandin.
Procedimento per la variegatura
Estraete dalla ciotola l'impasto e dividetelo a metà, una parte la rimettete in impastatrice e aggiungete il cacao facendolo ben incorporare all'impasto.
Ponete entrambi gli impasti su un piano di lavoro precedentemente imburrato, dividete di nuovo a metà entrambi gli impasti e con le mani formate 4 rettangoli, 2 bianchi e 2 neri dello spessore di 1cm circa.
Dopo di che arrotolate tutto l'impasto partendo dall'angolo inferiore sinistro fino ad arrivare all'angolo superiore destro, cercando di non stringere molto.
Per il procedimento potete guardare anche nel Panettone variegato alla gianduia
Richiudete le due estremità verso il basso, (sotto il panetto arrotolato) formando in questo modo una semi sfera e a questo punto pirlatelo, e riponetelo nello stampo ben imburrato.
Per il procedimento potete guardare anche nel Panettone variegato alla gianduia
Richiudete le due estremità verso il basso, (sotto il panetto arrotolato) formando in questo modo una semi sfera e a questo punto pirlatelo, e riponetelo nello stampo ben imburrato.
Nel caso siate sprovvisti dello stampo apposito guardate qui
Fate lievitare a 26°-27° fino ad arrivare a 2 cm dal bordo.
Cottura
Preriscaldate il forno a 160° e fate cuocere per circa 50-60 minuti, (regolatevi sempre con i vostri forni) dopo 40-45 minuti inserite la sonda al cuore e sfornate a 92°-93°
bellissimo
RispondiEliminaGrazie mille Luigia!
EliminaE' semplicemente fantastico...dalle tue mani nascono sempre dei capolavori!!!
RispondiEliminaGrazie di cuore Consuelo, sei sempre tanto gentile!
EliminaUn abbraccio!
Ciao scusa cose la pasta arancio?
RispondiEliminaCiao Ste
Eliminala pasta arancio in questo caso sono i canditi di arancia frullati e ridotti in pasta.
Io non ho capito come fare la palla una volta fatti li strati bianco nero bianco nero
RispondiEliminaPatrizia
Eliminadopo aver sovrapposto gli strati devi arrotolarlo da angolo ad angolo, in diagonale, poi le due estremità le chiudi verso il basso e lo arrotondi pirlandolo.
Purtroppo non sono riuscita a fare la foto perche ero da sola.
A presto!
Bellissimo! Stavo pensando: e se invece dei rettangoli faccio un panetto più piccolo al cacao e lo inserisco sotto a quello bianco e poi gli faccio la pirlatura? Non viene uguale e nel contempo è più semplice da gestire?
RispondiEliminaGiowall. non saprei dovresti provare, io ho suddiviso in 4 panetti per avere una variegatura multipla, ma provaci e poi fammi sapere!!!
EliminaSei bravissima.Auguri di buone Feste.Stanislao.
RispondiEliminaGrazie infinite Stanislao.
EliminaTantissimi auguri di buone e serene feste anche a te!
Alessandra
Scusa Ale,una volta pirlato come lo metti nello stampo,con la chiusura sotto,sopra o di lato ?
RispondiEliminaCiao reprobo
Eliminaio la chiusura la metto di lato, ma c'è anche chi chi la mette sopra, sotto no, lo escluderei.
A presto
Alessandra
ciao volevo sapere come mai hai scritto prima 54 di acqua e poi 33...grazie
RispondiEliminaPerché 54 ci vanno subito le 33 eventualmente dopo
EliminaIl procedimento di Morandin prevede l'inserimento dell'acqua in 2 volte, ad inizio impasto si inseriscono i 54g (prima parte) di acqua con il lievito madre, lo zucchero, una parte dei tuorli e la farina, quando poi l'impasto sarà ben incordato si aggiungono i 33g (la seconda parte) di acqua e i tuorli rimanenti.
EliminaA presto Alessandra
Buonissimo, l’ho appena fatto e già assaggiato, veramente tanti complimenti per tanta creatività e bontà assemblate insieme
RispondiEliminaGrazie mille Marina
EliminaSe nel primo impasto metto tutta l'acqua come mai poi c'è scritto di aggiungere altra acqua? Qualcosa non torna...
RispondiEliminaCiao Pietro
EliminaMorandin nel primo impasto prevede 2 inserimenti di acqua, all'inizio e prima di aggiungere il burro.
Ciao se metto il licoli al posto del lievito madre solido come devo modificare la ricetta? Grazie infinite
RispondiEliminaCiao Elisa
Eliminaprova a mettere 70g di licoli e aggiungi 35g circa di farina
Ciao Alessandra
RispondiEliminaI rinfreschi vanno fatti in giornata ?
Io ho il lievito sia solido che liquido
Grazie
Ciao, si in questo caso la ricetta prevede il lm solido quindi vanno fatti 3 rinfreschi consecutivi in giornata e poi si inizia il 1 impasto
EliminaAlessandra, veramente un'opera d'arte!
RispondiEliminaGrazie infinite!!!!!!
EliminaUn abbraccio!
Ciao alessandra e complimenti davvero per le tue opere d'arte!!.
RispondiEliminati volevo chiedere se nelle tue ricette usi sempre spirale e se inserisci gli ingredienti in ordine cosi' come sono scritti in ricetta. Grazie mille
Grazie mille Manumanu!
EliminaSi uso sempre la spirale e inserisco gli ingredienti come da ricetta.
La cottura è in forno statico?
RispondiEliminasi
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